Le ragioni del nostro impegno |
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L'Occidente è in crisi. Attaccato dall'esterno dal fondamentalismo e dal terrorismo islamico, non è capace di rispondere alla sfida. Minato dall'interno da una crisi morale e spirituale, non trova il coraggio per reagire. Ci sentiamo colpevoli del nostro benessere, proviamo vergogna delle nostre tradizioni, consideriamo il terrorismo come una reazione ai nostri errori. Il terrorismo, invece, è un'aggressione diretta alla nostra civiltà e all'umanità intera. l'OccidenteNoi siamo impegnati a riaffermare il valore della civiltà occidentale come fonte di princìpi universali e irrinunciabili, contrastando, in nome di una comune tradizione storica e culturale, ogni tentativo di costruire un'Europa alternativa o contrapposta agli Stati Uniti. l'EuropaSiamo impegnati a rifondare un nuovo europeismo che ritrovi nell'ispirazione dei padri fondatori dell'unità europea la sua vera identità e la forza di parlare al cuore dei suoi cittadini. la sicurezzaSiamo impegnati a fronteggiare ovunque il terrorismo, considerandolo come un crimine contro l'umanità, a privarlo di ogni giustificazione o sostegno, a isolare tutte le organizzazioni che attentano alla vita dei civili, a contrastare ogni predicatore di odio. Siamo impegnati a fornire pieno sostegno ai soldati e alle forze dell'ordine che tutelano la nostra sicurezza, sul fronte interno così come all'estero. l'integrazioneSiamo impegnati a promuovere l'integrazione degli immigrati in nome della condivisione dei valori e dei princìpi della nostra Costituzione, senza più accettare che il diritto delle comunità prevalga su quello degli individui che le compongono. la vitaSiamo impegnati a sostenere il diritto alla vita, dal concepimento alla morte naturale; a considerare il nascituro come "qualcuno", titolare di diritti che devono essere bilanciati con altri, e mai come "qualcosa" facilmente sacrificabile per fini diversi. la sussidiarietàSiamo impegnati a sostenere il principio "tanta libertà quanta è possibile, tanto Stato quanto è necessario". Con ciò si esalta il primato cristiano e liberale della persona e dei corpi intermedi della società civile e si concepisce il potere politico come un aiuto e uno strumento per la libera iniziativa di individui, famiglie, associazioni, compagnie, volontariato. la famigliaSiamo impegnati ad affermare il valore della famiglia quale società naturale fondata sul matrimonio, da tenere protetta e distinta da qualsiasi altra forma di unione o legame. la libertàSiamo impegnati a diffondere la libertà e la democrazia quali valori universali validi ovunque, tanto in Occidente quanto in Oriente, a Nord come a Sud. Non è al prezzo della schiavitù di molti che possono vivere i privilegi di pochi. la religioneSiamo impegnati a riconfermare la distinzione fra Stato e Chiesa, senza cedere al tentativo laicista di relegare la dimensione religiosa solamente nella sfera del privato. l'educazioneSiamo impegnati a difendere e promuovere la libertà di educazione senza negare la funzione pubblica dell'istruzione. Intendiamo realizzare la piena equiparazione della scuola non statale con la scuola statale, applicando anche in questo campo il principio generale di sussidiarietà. l'ItaliaSiamo impegnati a rendere la nostra Patria ancora più autorevole. A esaltare i valori del conservatorismo liberale, affinché la crescita delle libertà pubbliche e individuali vada di pari passo con il mantenimento delle nostre tradizioni. Non può essere né libero né rispettato chi dimentica le proprie radici. |
Appello al Parlamento Europeo. Il 15 giugno il Parlamento Europeo dovr esprimersi sulla questione della ricerca sulle cellulle staminali embrionali. Il Comitato per l'Occidente si associa alla Fondazione Magna Carta e altre associazioni che hanno promosso un appello (vedi il testo dell'appello sul sito www.magna-carta.it) ai parlamentari europei affinch votino no, lasciando libero ogni Stato membro di decidere se autorizzare questo tipo di ricerca senza impegnare fondi europei. I temi che contano: riflessioni sul risultato elettorale di Marcello Pera «Quale l'identit unitaria dell'Europa?»: contributo di Don Carlo Maurizi, Priore dell'Abbazia di S.Salvatore a Settimo - Firenze (formato pdf: 21 KB - 7 aprile 2006) Bologna, 2 aprile 2006
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